Nella vita reale, ogni nostra azione ha una conseguenza.
Se arriviamo in ritardo a lavoro daremo di noi una brutta impressione.
Se cuciniamo con calma e amore probabilmente gusteremo una cena squisita. Se seminiamo in modo giusto la terra probabilmente avremo un buon raccolto e se attraversiamo con il rosso potremo insorgere in un pericolo.
Noi genitori quando pensiamo alle conseguenze delle azioni dei figli, immaginiamo subito dei castighi, ma quello che non si fa quasi mai è osservare quanto sia sufficiente “sfruttare” a nostro favore le conseguenze naturali della vita. Queste hanno la capacità di far capire al bambino quali comportamenti gli porteranno migliori risultati. Perciò il nostro compito è quello di mostrare ai nostri figli l’esito delle sue azioni semplicemente descrivendolo.
“Qualche settimana fa mi sono accorta che Fiore vedeva il momento del cibo come un gioco. Non prestava attenzione, girava per la stanza, andava a prendere un gioco e tornava, mangiava “itinerante” insomma. Sono arrivata a rincorrerla per tutti i pasti. Il cibo non è un gioco, e per me era davvero importante riuscire a portare la sua attenzione al momento della tavola, facendole capire che il cibo è una cosa seria e soprattutto che si mangia al tavolo. Ho scelto un solo limite(una regola): il cibo rimaneva sulla tavola. Ogni volta che Fiore scendeva dalla sedia con calma e gentilezza le dicevo : ” vedo che hai finito di mangiare, ti aiuto a ritirare il piatto”. Questa frase l’ho detta decine e decine di volte. La dico ancora oggi quando serve. Ogni volta che Fiore scendeva dalla sua sedia, il cibo non era più disponibile. ( Non pensare che non ho più dato cibo a mia figlia☺️ ovviamente mi curavo di osservare quanto avesse mangiato a merenda o durante il pasto. Credo comunque che i bambini abbiano un ‘innata capacità che gli permette di capire loro stessi quando sono sazi oppure no.) “

Detto questo, con tanta pazienza, respiri e costanza è successo che ad oggi riesco a vivere un pasto insieme a lei e suo padre dall’inizio alla fine (quasi), guastandoci anche il momento. Succede ancora che in alcuni momenti si allontani, è normale. Il limite non cambia, le conseguenze naturali non cambiano, ma sicuramente Fiore sta imparando a vivere i pasti in modo diverso. Un altro aspetto che per noi è stato davvero importante, è stato quello di introdurre una sedia evolutiva, che le ha permesso di stare seduta a tavola proprio come noi e di salire e scendere in completa autonomia. (potrebbe interessarti questa qui)
In questa situazione, avrei potuto usare minacce e frasi forti, sicuramente Fiore sarebbe stata al tavolo e magari tra pianti e urla avrebbe mangiato. Ma non le avrei insegnato nulla. Minacciare o punire un bambino può essere efficace per risolvere subito quella situazione, ma a lungo andare diventerà un comportamento deleterio per il bambino.
Anche tu puoi individuare le conseguenze naturali delle situazioni in cui i tuoi figli sono più in difficoltà. Per il bambino è normale adattarsi alle conseguenze naturali, e se proverai ad attuarlo anche tu scoprirai come questo risulta più office e comporta meno sensi di colpa di un vero castigo.
Spero che questo articolo possa esserti stato utile. Ogni bambino è diverso, l’osservazione da parte nostra verso di loro, ci aiuta a capire gli interessi che in quel momento sentono il bisogno di sviluppare.
Ah dimenticavo… Qui di seguito, ti lascio il link di alcuni miei articoli, dacci un’occhiata magari trovi qualcosa di interessante! Per nuove informazioni ed aggiornamenti mi trovi quotidianamente sui social Instagram e Facebook come Ledda Family Blog! Grazie a questi canali condivido la vita quotidiana, mia e di Fiore, alcune riflessioni sulla genitorialità consapevole e se non l’hai mai visto, ti invito ad ascoltare il mio podcast genitori in evoluzione!
A presto e buona giornata/serata!
Jessica
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